La nostra storia
La Ditta Acerboni affonda le sue radici a Casargo, una piccola località dell’Alta Valsassina ai piedi delle Prealpi Lecchesi, alla fine del 1800. All’epoca lo stabile era sede della prima centrale idroelettrica della zona, fondata da Acerboni Luigi detto ‘il Luiseta’, uomo dalle note qualità poliedriche, ingegnoso e tenace, che servì l’energia elettrica al Comune di Casargo e alle sue quattro frazioni. Fu proprio questa realtà, proseguita con i figli Silvio e Camillo, a rendere possibile la nascita delle prime botteghe artigiane, dedite alla lavorazione del ferro che veniva estratto dalle numerose miniere presenti nel territorio valsassinese.
L’arrivo delle grandi reti di distribuzione di energia segna, di fatto, il tramonto di questa attività, ma non dello spirito di iniziativa della famiglia, ereditato dai nipoti e tramandato di generazione in generazione. Pionieri della nascente tradizione manifatturiera e metallurgica della zona, gli Acerboni danno vita a un’officina di torneria e lavorazioni meccaniche che portano avanti con passione, dedizione e capacità di fare.
Con l’entrata in scena del pronipote Silvio, fedele a questo stesso spirito, la Acerboni si specializza in ambito meccanico, intraprendendo progetti via via sempre più evoluti: dalla produzione di verricelli per trasporto a fune alla creazione di piccoli mezzi cingolati da neve, dalla realizzazione di utensili su misura alla costruzione di deltaplani a motore con elementi in titanio, metallo che per le sue doti di leggerezza e resistenza era impiegato principalmente in campo aeronautico.
È proprio dall’interesse verso questo materiale innovativo, unitamente al rapporto di collaborazione avviato con un affermato implantologo di Lecco, che nel 1985 nasce una nuova passione e la Ditta Acerboni assiste a una svolta decisiva, diventando una delle prime aziende in Italia impegnata nella progettazione e produzione di dispositivi a uso implantologico.
Oggi, dopo oltre un secolo di storia, alla guida della Acerboni insieme a Silvio ci sono i figli: protagonisti di un’avventura cominciata in una piccola officina e arrivata alla produzione di articoli di elevatissima precisione, frutto del genio e di quella concretezza che da sempre, nelle genti di montagna, mette i fatti davanti alle parole.